BENEDETTO XVI HA RACCOLTO L'APPELLO DEI FEDELI

KAROL WOJTYLA
SANTO SUBITO


Cogliendo molti di sorpresa, per la celerità della sua decisione, papa Ratzinger ha dato avvio il 13 maggio scorso alla causa di canonizzazione del suo predecessore.

L’appello «Santo subito», lanciato nei giorni dei funerali di Giovanni Paolo II da migliaia di pellegrini e in seguito condiviso dovunque, è stato accolto da Benedetto XVI con una celerità che è andata oltre le più rosee aspettative.

Ricevendo il 28 aprile scorso il cardinale Camillo Ruini, papa Ratzinger aveva già espresso la volontà di dare subito avvio alla causa di canonizzazione del suo predecessore, dispensando dalla regolamentare attesa di cinque anni dalla morte. Significative sono poi apparse la circostanza in cui è stato dato l’annuncio, durante l’incontro con i preti di Roma (la diocesi della quale il Pontefice è vescovo), ma soprattutto la data nel quale è avvenuto, la festa della Madonna di Fatima del 13 maggio (anniversario del drammatico attentato del 1981 contro papa Wojtyla).

 

La voce del popolo, "voce di Dio"

Queste scelte hanno documentato la volontà di Benedetto XVI di ribadire il senso del primato del Papa, legato all’episcopato romano, e la consapevolezza del significato spirituale e storico che quell’evento di 24 anni fa ebbe nell’ambito dell’intero pontificato di Giovanni Paolo II.

Commentando la decisione di papa Ratzinger, il cardinale José Saraiva Martins, prefetto della Congregazione delle cause dei santi, ha citato il detto: «vox populi, vox Dei», sottolineando che «quando il popolo considera santa una persona vuol dire che quella persona è veramente santa». Il prefetto Saraiva Martins ha confermato che anche la petizione sottoscritta da numerosi cardinali durante il preconclave ha sostenuto la decisione di papa Ratzinger di accelerare i tempi.

Ora spetterà al postulatore della causa, il sacerdote polacco Slawomir Oder, iniziare la raccolta di tutti i documenti e gli scritti di papa Wojtyla (che dovranno essere analizzati dai teologi), insieme con la stesura dell’elenco di quanti verranno chiamati dal tribunale ecclesiastico a testimoniare sulla vita e le opere di Giovanni Paolo II.

Solo dopo l’accertamento del suo possesso delle virtù teologali e cardinali in grado eroico si passerà allo studio di un presunto miracolo, la cui approvazione condurrà il «servo di Dio Karol Wojtyla» alla beatificazione. Successivamente occorrerà il riconoscimento di un altro miracolo per la proclamazione della santità. I tempi non sono prevedibili con certezza, ma almeno tre-quattro anni dovrebbero essere necessari per tutti gli adempimenti.

 

 

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